Referendum | Tania Bruguera a Atlas of Transitions

In occasione di Atlas of Transitions e del progetto HOME, CHEAP ha realizzato un intervento per l’artista cubana Tania Bruguera.
Interessata all’arte come strumento di trasformazione sociale, l’“artivista” indice a Bologna, #Referendum, una performance – già sperimentata in alcune città del mondo tra cui New York, Toronto e San Francisco – della durata di 10 giorni, che vede l’attivazione di una campagna referendaria urbana rivolta agli abitanti bolognesi.

l’installazione di CHEAP a Bologna per Tania Bruguera | ph Michele Lapini

Simulando la forma del referendum, i cittadini sono invitati a esprimere il proprio voto su una questione riguardante la migrazione, nata da un dibattito pubblico che ha coinvolto realtà del territorio, attivisti, operatori impegnati nell’accoglienza e cittadini, attraverso tre incontri assembleari che si sono svolti nel mese di gennaio e che hanno condotto, dopo un intenso dibattito, alla formulazione del seguente quesito referendario: “I CONFINI UCCIDONO. DOVREMMO ABOLIRE I CONFINI?”.

Rispondendo “SI” o “NO”, durante i dieci giorni di HOME sarà possibile votare in diversi punti della città – luoghi centrali e periferici –, mentre un tabellone segnerà i risultati giornalieri delle votazioni.

CHEAP X Tania Bruguera | Referendum | Atlas of Transitions HOME | Viale Ercolani, Bologna

 La biennale Atlas of Transitions è promossa da ERT – Emilia Romagna Teatro FondazioneCantieri Meticci, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Le foto sono di Michele Lapini

CHEAP X Tania Bruguera | Referendum | Atlas of Transitions HOME | Via Irnerio, Bologna

Tania Bruguera nata nel 1968 all’Havana, Cuba. Vive e lavora tra Chicago, Parigi e Havana. Ha partecipato, tra l’altro a Documenta 11 (Kassel), Performa (New York), tre Biennali di Venezia, due Biennali di Gwangju (Corea) e tre Biennali dell’Havana. Il suo lavoro è stato esposto nei più importanti musei europei e americani, tra cui: Tate Modern, The Whitechapel Gallery (Londra), ZKM (Karlsruhe), IVAM (Valenza), Kunsthalle di Vienna, PS1 e The New Museum of Contemporary Art (New York).
Come testimonia l’ultima performance con una pistola carica puntata alla tempia, al Pavilion de la Urgencia alla Biennale di Venezia, a cura di Yota Castro, l’artista interpreta il corpo come paesaggio sociale tanto da definire il suo modus operandi Arte de Conducta. Il concetto stesso di performance si amplia, in quanto l’artista demanda parte dell’azione allo spettatore, creando una tensione, un cortocircuito tra artista e pubblico.

Tania Bruguera a Bologna all’installazione pubblica di CHEAP | ph Michele Lapini